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Ebbene, non avevo niente da fare e mi è saltata in testa questa cosa.
Arrivato a casa, trovo un pacco sulla scrivania. Sono arrivati i LED che ho ordinato!
Prendo l'alimentatore, la breadboard, apro il cassetto delle resistenze, li provo uno a uno (sono maniacale...).
Ok, e ora?
Accendo il computer, accendo Arduino, accendo il cervello.
Creo un programma che modifichi l'intensità di un LED RGB, magari con dei carinissimi slider.
Scrivo il firmware per Arduino, scrivo il programma in AutoIt, penso: "carino!".
Ecco come funziona:
Colleghiamo il LED ai pin 3, 5, 6 di Arduino. Come potete vedere il mio LED è ad anodo comune.
Da queste immagini di possono capire tre cose:
1) catodo blu -> pin3, catodo verde -> pin5, catodo rosso -> 6, anodo -> +5v
2) bisogna calcolare e mettere delle resistenze tra i catodi e i pin del microcontrollore
3) non sono bravo a disegnare gli schemi
Perché proprio i pin 3, 5 e 6?
Beh, vedete, quei PIN supportano il Pulse Width Modulation, non chiedetemi di tradurlo, posso però dirvi che permette di mandare a 1 e poi a 0 un determinato pin, in modo continuo, svariate volte al secondo.
Se sei riuscito a leggere almeno fino a qui, fammelo sapere in qualche modo.
Accendi e spegni un LED, no? Proprio così: più a lungo lo tieni spento meno ci sembrerà intensa la luce (non speravate di vedere il LED che si spegneva e si accendeva davvero, no?).
Spieghiamoci meglio:
In questa immagine notiamo delle linee, delle freccie, un sacco di roba incomprensibile.
La linea bianca in alto indica 5 volt, quella in basso 0 volt (massa o ground), la linea gialla indica il pin di Arduino che eroga 5 volt (in realtà la linea gialla dovrebbe essere sovrapposta a quella bianca, che ho messo un po' più in basso per una, si spera, più semplice comprensione), la linea rossa indica un pin PWM.
Potete notare che quando il pin è a livello logico 1 (o HIGH o +5V, come preferite), non c'è differenza di potenziale (infatti tutti e due i pin del LED saranno a 5V, 5 meno 5 = 0 = niente corrente.
Nell'istante in cui il PIN va a 0 (colonne evidenziate in grigio), potete notare che invece la linea gialla è distante da quella rossa, è distante per l'esattezza 5 volt (la freccia blu), e si crea appunto una ddp (differenza di potenziale) di 5 volt.
Il LED si accende. Poi la ddp sparisce, il LED si spegne, poi si riaccende e si rispegne, e continua così.
Ma come ho già detto noi non lo notiamo, notiamo solo una perdita di intensità.
Tutto questo casino per dirvi che con quel LED e questo programma posso ottenere una luce di qualsiasi colore, dato che mischiando rosso, giallo e blu ottengo tonalità differenti.
Vi posterò presto i source e un video dimostrativo.Source allegati,
video.
Edited by ‡ (dd) - 21/7/2012, 19:00